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Residenze d'Epoca · Case Vacanza

Genova · Riviera Ligure
Benvenuti a casa!

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Casa Ripamaris Agnello

Camere: 2

Bagni: 1

Posti letto: 4 (+2 extra)

90 mq

 Piazza dell’Agnello 6, Genova

Dotazioni

Internet veloce Wi-Fi

Radio / diffusore

TV Led

Asciugacapelli

Lavastoviglie

Lavatrice

Micro-onde

Ferro da stiro

Cucina attrezzata

Planimetria

(Cod. Citra: 010025-LT-0528)

L’appartamento si trova in un bellissimo palazzo nobiliare del cinquecento chiamato “Palazzo Cicala” in Piazza dell’Agnello 6, nel cuore del centro storico della città. Il palazzo rientra nel sistema dei Palazzi dei Rolli (n. 79).

L’edificio, costruito da Bernardino Cantone nel 1542 con decorazioni e affreschi delle facciate attribuiti a Lazzaro Calvi, è vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti per la sua importanza storica, architettonica e artistica.

La casa è strategicamente situata per raggiungere facilmente tutte le attrazioni e monumenti cittadini tra cui l’Acquario e il Porto Antico che distano una centinaia di metri e da cui si può partire per splendide escursioni in barca, la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo Ducale e gli splendidi Palazzi (“Palazzi dei Rolli”) di Via Garibaldi.

L’appartamento, recentemente ristrutturato valorizzando gli elementi architettonici d’epoca, dispone di due camere, una sala, un bagno con doccia, una cucina arredata per un totale di circa 90 mq con tutti i comfort moderni.

L’arredamento è ispirato ad uno stile mediterraneo, con un tocco marinaro per portare in casa un po’ di mare.

La stazione ferroviaria si trova a soli 15 minuti a piedi mentre la metropolitana e la stazione di taxi sono a circa una centinaia di metri di distanza.

Location: Palazzo Cicala

Il palazzo è stato costruito nel 1542 su progetto di Bernardino Cantone, ha mantenuto immutata la struttura attraverso i secoli e risulta di grandissima importanza storico-artistica. Il palazzo rientra nel sistema dei Palazzi dei Rolli (n. 79).

Fu decorato una prima volta subito dopo la costruzione, ed una seconda volta nel 1544. La decorazione è attribuita a Lazzaro Calvi, forse aiutato dal fratello Pantaleo.

La casa manifesta un modello residenziale di una famiglia nobile, con esigenze sia formali che funzionali. La proprietà all’epoca di costruzione viene attribuita a Nicola Cicala, tuttavia vi sono tesi che attribuirebbero la prima proprietà alla famiglia Pallavicini, un censimento del 1605 registra oltre a Carlo Pallavicino e la consorte Nicoletta Spinola, due figlie, due servitori e tre serventi.

Nel 1798 era in possesso delle Monache Turchine della Chiappella e nel 1902 era in possesso di Giuseppe Saunier.

L’appartamento si trova in Piazza dell’Agnello 6 – Genova.

Casa dei Velieri

L'Architetto Bernardino Cantone

L’Arch. Bernardino Cantone nacque il 1505 a Balerna (Canton Ticino). Nel 1519, si trasferì a Genova, dove numerosi suoi concittadini operavano fin dal XII secolo come maestri antelami. Nel 1527 si hanno le sue prime notizie per la creazione della “piazza di Ferreria” (embrione dell’attuale piazza Matteotti) e pochi anni più tardi, nel 1531, passò stabilmente alle dipendenze del comune di Genova, collaborando alla creazione di piazza di Ponticello (1535-1538), ora scomparsa, all’ampliamento di piazza Fossatello (1539) e alla ricostruzione della Lanterna nel 1543, collaborando con Francesco di Gandria, allora architetto del Comune.

In quello stesso periodo, accanto al suo impegno nei lavori pubblici, iniziò anche l’attività di architetto privato, con progetti per diverse case patrizie genovesi (il primo progetto di cui si abbia conoscenze, nel 1542, fu quello per il palazzo Cicala in piazza dell’Agnello e l’anno seguente nel palazzo Doria-Spinola, in collaborazione con Giovan Battista Castello).

Nel 1546 successe a Francesco di Gandria come architetto camerale, incarico che avrebbe ricoperto fino ad età avanzata. In tale veste furono numerosi i suoi interventi in progetti di opere pubbliche, ma quello di gran lunga più importante, in collaborazione con Galeazzo Alessi, fu quello per l’apertura di Strada Nuova (1551), famosa grazie soprattutto ai disegni di Rubens pubblicati nel “volume Palazzi di Genova” (1622). Altri incarichi vanno dalle consulenze ad altri architetti, alla ristrutturazione di dimore signorili fino alla completa progettazione e costruzione di palazzi e ville. Tra questi ultimi, diversi dei palazzi affacciati sulla stessa Strada Nuova.

Morì a Genova in data tra il 1576 – 1580 e fu sepolto nella chiesa della Nunziata.

Cosa visitare

Il Centro Storico di Genova

Uno dei più vasti d’Europa, si sviluppa in un intricato dedalo di vicoli (“caruggi”) che si aprono inaspettatamente in piccole piazzette; lo spirito di questa città risiede proprio qui nei vicoli, dove si mischiano, da sempre, odori, sapori e culture diverse.
In questi spazi angusti, stretti tra le colline e il mare, l’orgoglio dei ricchi mercanti genovesi, indomiti repubblicani, fece edificare splendide dimore, ove furono raccolte e custodite per secoli opere d’arte, ancora oggi visibili all’interno di alcuni dei palazzi, trasformati in musei.

In questo insieme compatto di edifici, dove le finestre delle case sono così vicine che quasi si toccano, gli stili architettonici si sovrappongono: il muro medievale fa da base a un edificio del quattordicesimo secolo, loggiati gotici sono oggi trasformati in locali alla moda; qui il passato fa da fondamenta al presente.

In questo luogo dove il tempo pare essersi fermato, palazzi nobiliari e splendide chiese s’intervallano a botteghe storiche in attività da oltre 100 anni, dove le specialità sono ancora preparate secondo antiche ricette e gli oggetti di artigianato sono lavorati secondo antiche tradizioni.

Agli incroci sollevate lo sguardo così da poter apprezzare le magnifiche edicole votive che erano donate dalle antiche corporazioni per illuminare le strade di notte.

(fonte: www.visitgenoa.it)

Botteghe storiche

Genova è una città assai legata alla tradizione: nel suo centro storico si trovano numerose botteghe antiche, che svolgono la loro attività da moltissimi anni.

Sono botteghe che hanno sede in edifici antichi, inseriti nel tessuto del centro storico, con architetture, arredi, attrezzature e documenti d’epoca, che testimoniano attività vecchie di almeno 70 anni (ma in molti casi fino a 200).

Per preservare questo enorme patrimonio è stato istituito un “Albo delle botteghe storiche”, nel quale vengono inseriti quegli esercizi che sono in attività da almeno 70 anni e che soddisfano tutta una serie di requisiti imposti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici: la conservazione di elementi architettonici, arredi, attrezzature o strumentazioni storiche ancora funzionali all’attività svolta, la documentazione conservata rispetto alla storia dell’esercizio, il contesto ambientale.

Per l’elenco delle botteghe, le novità e tutte le informazioni potete consultare il sito Botteghe Storiche Genova.

(fonte: www.visitgenoa.it)

Il Palazzo Ducale

Dal 1339 residenza dei Dogi, oggi sede d’eccellenza di grandi eventi e attività prestigiose. Il Palazzo Ducale di Genova è uno dei più prestigiosi simboli della città. La sua costruzione fu avviata nel 1298 quando Genova afferma la propria potenza economica in tutto il Mediterraneo e nel nuovo edificio venne inglobato anche l’attiguo Palazzo Fieschi, acquistato dalla Repubblica nel 1294; parte della costruzione medievale è ancora visibile e ad essa appartiene anche la “Torre del Popolo”, detta anche la Grimaldina.

Nel corso dei secoli XIV e XV al Palazzo vennero aggiunte nuove costruzioni; nel XVI secolo al Palazzo venne conferita una nuova fisionomia che si ritenne più adeguata di quella medievale ad accogliere ed esaltare la sede della nuova Repubblica Oligarchica; nel 1591 l’architetto ticinese Andrea Ceresola, detto il Vannone, venne incaricato di ricostruire il Palazzo: ne risultò un “complesso monumentale” caratterizzato dal grandioso atrio fiancheggiato da due cortili porticati, dall’ampio scalone, che conduce dall’atrio alle logge del piano nobile, dagli ambienti di rappresentanza e dagli appartamenti del Doge con annessa cappella.

La decorazione degli ambienti era anch’essa funzionale a celebrare le glorie genovesi. Dopo l’incendio del 1777, il Palazzo fu restaurato dal ticinese Simone Cantoni che introdusse nell’edificio elementi neoclassici; oggetto di interventi diversi nel secolo XIX e agli inizi del XX secolo, il Palazzo ha ritrovato l’antico splendore grazie ad una complessa opera di restyling ed è stato aperto alla città nel 1992: con i suoi 300.000 metri cubi ha costituito il più esteso restauro realizzato in Europa.

Fulcro pulsante della vita culturale della città accoglie splendidamente grandi eventi, mostre ed iniziative di qualità, e si anima anche di spazi commerciali e di intrattenimenti.

(fonte: www.visitgenoa.it)

La Riviera di Ponente

La Riviera di Ponente si estende dalla provincia occidentale di Genova fino a Ventimiglia, l’ultimo comune italiano prima della Francia.

Il tipico paesaggio della Liguria, un nastro di terra rubato al mare prima di lasciare lo spazio alle montagne, si fa, a Ponente, meno impervio e scosceso. Le spiagge di sabbia dorata si sostituiscono agli scogli e i centri abitati diventano più grandi.

Luoghi particolarmente interessanti sono Albenga, cittadina di origine romana, Noli, Finale Ligure e Finalborgo, Alassio, antico borgo marinaro e ora importante stazione balneare, e San Remo, famosa per i fiori e per il festival musicale.

La Cattedrale di San Lorenzo

Eretta intorno al 1098 in un’area in cui gli scavi archeologici hanno dimostrato preesistenze d’età romana e le tracce di una prima basilica databile al V – Vi secolo; ampliata nei secoli, solenne e preziosa, la cattedrale di San Lorenzo custodisce le Ceneri di San Giovanni Battista, patrono della città, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata.

A partire dal IX secolo, S. Lorenzo affiancò prima e sostituì poi, nella funzione di cattedrale, la basilica dei Dodici Apostoli, dal VI secolo dedicata a San Siro, vescovo di Genova; San Siro si trovava (e si trova tuttora) al di fuori dell’antico nucleo della città, verso Ovest.

Il trasferimento della cattedrale favorì l’urbanizzazione della zona che, con la costruzione delle mura, nel 1155, e la fusione dei tre antichi nuclei urbani (castrum, civitas e burgus) divenne il cuore della città.

La consacrazione a cattedrale, da parte del Papa Gelasio II nel 1118, segnò l’avvio della sua ricostruzione in forme romaniche; i fondi per i lavori arrivarono dalle Crociate, da altre imprese militari e tasse comunali.

Dal 1133 la chiesa è di rango arcivescovile. Dopo l’incendio del 1296, l’edificio viene in parte restaurato e in parte ricostruito: tra il 1307 e il 1312 viene completata la facciata e rifatti i colonnati interni, con capitelli e falsi matronei, preservando le strutture romaniche ancora in buono stato; la controfacciata viene affrescata.

Diversi altari e cappelle sono stati eretti tra il XIV e il XV secolo, fra cui ricordiamo almeno la cappella destinata ad accogliere le ceneri di San Giovanni Battista, nella navata sinistra, capolavoro quattrocentesco. All’anno 1455 risale la piccola loggia sulla torre nord – est, in facciata; e al 1522 quella opposta, in stile manierista.

Il sagrato di S. Lorenzo, in una città senza piazze e priva di sede per il potere laico, è stato per tutto il Medioevo l’unico spazio pubblico: gran parte della vita politica e civile aveva qui un naturale palcoscenico.

Nel 1550 l’architetto perugino Galeazzo Alessi, su ordine delle magistrature cittadine, progettò la ricostruzione dell’intero edificio, ma eseguì solo la copertura delle navate, il pavimento, la cupola e la zona absidale: la costruzione terminò nel XVII secolo, quando l’abside venne decorata con le “Storie di San Lorenzo” di Lazzaro Tavarone, in un tripudio di stucchi dorati.

Ancora modificata nel corso dei secoli, un restauro effettuato fra 1894 e 1900 diede alla cattedrale l’aspetto che conosciamo ora, valorizzando le parti medievali, che ancor oggi la contraddistinguono.

Splendidi il Museo del Tesoro, cui si accede dall’interno della cattedrale, e il contiguo Museo Diocesano.

(fonte: www.visitgenoa.it)

L'acquario e il Porto Antico

L’acquario

L’Acquario di Genova è la più grande esposizione di biodiversità acquatica in Europa con 71 vasche, oltre 15.000 animali di 400 specie, sullo sfondo inimitabile del Golfo di Genova.

Inaugurato nel 1992 in occasione delle celebrazioni Colombiane nel 500 anniversario della scoperta del Nuovo Mondo, è una meta che ogni anno accoglie oltre un milione di visitatori. 27.000 metri quadrati di superficie espositiva consentono una passeggiata tra i mari del mondo per ammirare delfini, squali, pinguini, lamantini, animali antartici – unica struttura in Europa a ospitarli meduse, pesci tropicali, foche e molti altri in ambienti che riproducono fedelmente gli habitat naturali delle diverse specie.

Il Porto Antico

Antica zona portuale riprogettata da Renzo Piano nel 1992, è divenuta oggi centro turistico della città dove è possibile prendere l’aperitivo, cenare, fare shopping, guardare un film, pattinare su ghiaccio o tuffarsi in piscina.

Arrivando in fondo al molo dove sono ubicati i Magazzini del Cotone, a un passo dalla Lanterna, Genova e il suo Golfo, si lasciano ammirare in tutta la loro bellezza. Le colline fanno da sfondo a questo suggestivo panorama, colorate di giorno e illuminate di sera.

Oltre all’Acquario, altre attrazioni dell’area sono: l’ascensore panoramico Bigo (che riprende nella forma e nel nome le antiche gru da carico manuali), la Biosfera, la Città dei Bambini, museo ludico e interattivo per bambini tra i 2 e i 14 anni, e il Museo Luzzati, ospitato all’interno dell’antica Porta Siberia e dedicato al famoso scenografo genovese. Inoltre, è visitabile il rinnovato Museo Nazionale dell’Antartide, che racconta la storia delle spedizioni italiane sul continente più lontano e misterioso.

(fonte: www.visitgenoa.it)

I palazzi dei rolli

Seguendo i nuovi modelli architettonici, i nobili genovesi fecero progettare e costruire all’interno del centro storico numerosi palazzi di grande splendore.

Il numero e il fasto di queste dimore diedero luogo a un peculiare sistema residenziale nobiliare, ufficializzato nel 1576 da un Decreto del Senato che promulgava un elenco ufficiale dei palazzi (elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli), riconoscendone il particolare pregio.

Lo stesso decreto obbligava i proprietari di queste dimore a ospitare, a turno, visite di stato, in assenza di un palazzo reale. A seconda del grado d’importanza dell’ospite in visita veniva scelto un palazzo per ospitarlo: più elevato era il grado di nobiltà dell’ospite, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore e l’onere di accoglierlo.

L’area compresa nell’iscrizione UNESCO si estende anche a una parte del centro storico che, attraverso Via Lomellini, Piazza Fossatello e Via San Luca, raggiunge Piazza Banchi, il cuore mercantile della città storica: su questo tratto si trovano alcuni degli esempi più significativi dei palazzi dei Rolli realizzati in età moderna nel tessuto medievale.

Via Garibaldi

Via Garibaldi, la “Strada Nuova” di metà XVI secolo, detta anche “la Via Aurea”, con i suoi splendidi palazzi, è una delle strade più interessanti del mondo dal punto di vista architettonico. Aperta dopo il 1550 per raccogliere in un ambiente unitario le maggiori famiglie della città, fu chiamata originariamente per il fasto dei suoi edifici “Via Aurea” e successivamente “Via nuova delli palazzi” finché, sul finire dell’ottocento, la Municipalità decise di intitolarla al nome dell’eroe nazionale Giuseppe Garibaldi.

È in effetti questa strada una complessa antologia che ripete in chiave rinascimentale, e su una scala di particolare grandiosità, quel costante carattere privatistico che è presente fin nelle più lontane origini della Genova medievale e per il quale le grandi famiglie della città hanno sempre aspirato ad aggrupparsi in quartieri via via più grandiosi quanto a splendore e fasto architettonico. Rubens tanto si stupì per questi palazzi e per la loro modernità da riunire in un volume i disegni così da essere di esempio alle grandi famiglie di Anversa.

Oggi i suoi 14 palazzi ospitano: il Municipio, importanti banche, club, circoli culturali, antiquari, negozi, uffici pubblici e privati.
Via Garibaldi può considerarsi il punto di partenza ideale per la visita del Centro Storico che è uno dei più vasto d’Italia e d’Europa e che, nel suo complesso, è giunto intatto fino ai nostri giorni.

Le Strade Nuove ( Via Garibaldi, Via Cairoli e Via Balbi) formano un contesto urbano composto principalmente da due assi residenziali di età moderna, realizzate dalle maggiori famiglie della nobiltà, che costruiscono le proprie dimore ai margini della città storica in due successivi periodi (XVI-XVII secolo). Dal 13 luglio 2006 le cosiddette “Strade nuove” sono state incluse nella Lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme al sistema dei “Palazzi dei Rolli”.

(fonte: www.visitgenoa.it)

I musei di Genova

Musei di Strada Nuova

Nella straordinaria cornice di via Garibaldi, la magnifica Strada Nuova rinascimentale e barocca dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ha sede un originale percorso museale che collega tre importanti palazzi genovesi: Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi.

In Palazzo Rosso, nobile dimora ornata da affreschi dei maggiori pittori del Seicento ligure e da preziosi arredi, è esposta una ricca quadreria che comprende dipinti raccolti nell’arco di più di due secoli dalla nobile famiglia Brignole-Sale. Tra gli artisti esposti nella galleria dell’aristocratico palazzo genovese: Dürer, Veronese, Guercino, Strozzi, Grechetto, Van Dyck, e molti altri ancora.
A Palazzo Bianco si può ammirare una importante raccolta di pittura genovese, italiana e europea dal XVI al XVIII secolo: accanto ad autentici capolavori di artisti italiani (Caravaggio, Veronese), fiamminghi (Hans Memling, Gerard David, Jean Provost, Rubens, Van Dyck), olandesi (Steen), francesi (Vouet, Lancret) e spagnoli (Zurbaràn, Murillo), spicca infatti una vasta rassegna di pittura genovese dal Cinquecento al Settecento (Cambiaso, Strozzi, Piola, Magnasco).

Costruito nel Secolo dei Genovesi, Palazzo Doria Tursi, oltre a ospitare le sale di rappresentanza del Sindaco, accoglie l’espansione della Galleria di Palazzo Bianco. Nelle sale monumentali, pezzi celeberrimi come il Guarnieri del Gesù, violino appartenuto a Paganini, una notevole esposizione di opere d’arte decorativa, e la raccolta delle monete, dei pesi e delle misure ufficiali dell’antica Repubblica di Genova.

Galata Museo del Mare

È il più grande e innovativo museo marittimo del Mediterraneo e annovera, fra i suoi gioielli, la ricostruzione di una galea genovese del ‘600. Il visitatore è condotto attraverso sale più tradizionali ma può anche esplorare gli ambienti dell’Arsenale, visitare l’armeria della Darsena, sfogliare con un supporto multimediale preziosi atlanti cinquecenteschi, salire su un brigantino ligure dell’Ottocento fino ad attraversare una tempesta a Capo Horn ricostruita virtualmente.

Dall’autunno 2011 il 3° piano del Galata ospita il nuovo padiglione MeM – Memoria e Migrazioni, dedicato alle tematiche degli emigranti italiani nelle due Americhe nello scorso secolo, con uno spazio riservato anche alle problematiche dei nuovi immigrati in Italia con in esposizione uno dei barconi che sbarcano a Lampedusa.

Da evidenziare ancora il Progetto per il Waterfront (“Affresco”) di Renzo Piano, con il relativo archivio, e la terrazza panoramica MIRA Genova. All’interno del Galata Open Air Museum, museo all’aperto con pannelli fotografici e gru antiche, ha registrato un grande successo di pubblico l’apertura del sommergibile Nazario Sauro, il più grande sottomarino italiano diventato la prima nave-museo in Italia visitabile in acqua, che è parte integrante del percorso museale.

Museo di Sant’Agostino

Nel complesso conventuale agostiniano di origine medievale (XIII secolo) ha sede il museo che ospita sculture, affreschi staccati italiani e liguri, reperti lapidei dal X al XVIII secolo. Accanto ad opere di F.M. Schiaffino, Valerio Castello, Domenico Piola, Luca Cambiaso, F. Parodi, spiccano i capolavori di Giovanni Pisano, Pierre Puget.

La Casa di Colombo

L’edificio si sviluppa su tre piani con tre stanze ognuno, mentre la facciata venne restaurata durante il Seicento. Il piano terra era adibito a bottega del padre, il quale si occupava di tessitura della lana e di commercio. Recenti scavi, attuati in occasione di lavori di restauro, hanno portato alla luce antiche fondamenta di una costruzione risalente a prima del Medioevo, probabilmente al VI secolo.

Porta Soprana

Nel 1155 i Genovesi temevano un attacco da parte di Federico Barbarossa. Per questo si affrettarono a realizzare un circuito di mura che abbracciava gran parte della città. L’ingresso principale, a levante, era costituito da Porta Soprana – o Porta di Sant’Andrea, dal nome del convento lì vicino – mentre la porta che volgeva verso ponente era la gemella Porta dei Vacca. Le due alte torri che inquadrano l’accesso della Soprana recano tutt’oggi due lapidi in latino commemorative dell’impresa.

Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

Nella suggestiva cornice di un palazzo cinquecentesco che conserva intatta l’atmosfera di una residenza sei-settecentesca, si snoda il percorso museale della Galleria Nazionale della Liguria: la quadreria vanta opere dei maggiori artisti genovesi, fiamminghi ed europei, oltre ad un’importante collezione di ceramiche. Tra i dipinti esposti opere di Rubens, Van Dyck, Grechetto, Valerio Castello, e molti altri.

palazzospinola.beniculturali.it

Museo di Palazzo Reale

Il sontuoso palazzo seicentesco, dimora patrizia di nobili famiglie (Balbi, Durazzo, Savoia), conserva intatti gli arredi, le opere d’arte, gli oggetti d’uso (XVII-XIX secolo). Le sue sale ospitano una ricca quadreria che comprende opere di molti artisti italiani e stranieri (Van Dyck, Tintoretto, Strozzi) e della scuola genovese (Piola, Grechetto, Schiaffino), oltre a sculture di Filippo Parodi. Da segnalare la collezione di mobili genovesi del XVII-XVIII secolo.

palazzorealegenova.beniculturali.it

(fonte: http://www.museidigenova.it)

Altri Musei

  • Castello D’Albertis
  • Commenda di Pre’
  • Museo Navale di Pegli
  • Museo di Villa Croce
  • Museo d’Arte Orientale
  • Museo di Storia Naturale
  • Museo del Risorgimento
  • Museo del Tesoro
  • Palazzo Verde
  • Via del Campo 29 rosso
  • Lanterna di Genova
  • Loggia della Mercanzia
La Riviera di Levante

La Riviera di Levante si estende da Genova fino alla Versilia, in Toscana. I paesaggi qui sembrano incantati e sono stati amati da scrittori e poeti che li hanno raccontati e fatti conoscere in tutto il mondo. Luoghi incontaminati, paesi arroccati sulle montagne, vigneti terrazzati, splendide località di mare e caratteristici borghi dell’entroterra.

Luoghi particolarmente interessanti sono Camogli, vero e proprio gioiello, famoso per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare, Portofino ed il suo promontorio, Santa Margherita e Sestri Levante amate dai turisti per quella particolare miscela di natura, storia e mondanità che le caratterizza, le Cinque Terre, famose in tutto il mondo per la loro bellezza quasi fiabesca, Porto Venere e Lerici nello splendido Golfo dei poeti.

Luoghi dove l’uomo, il mare e la terra sembrano aver trovato una perfetta armonia.

Altro

Coming soon

Prezzi e servizi

Tariffe indicative

Al giorno
Casa Ripa Maris € 160 – 250
Casa dei Velieri € 80 – 120

La nuova tassa di soggiorno comunale, applicata dal 1° aprile 2012, è di Euro 1 per persona a notte escluso i minori fino al compimento del 14° anno di età. L’imposta si applica per un massimo di 8 pernottamenti consecutivi nell’arco dello stesso mese.

Variabilità dei prezzi: i prezzi sono variabili in base all’appartamento scelto, al periodo (bassa o alta stagione) e alla durata del soggiorno. Durante periodi speciali come il Salone Nautico Internazionale, importanti eventi cittadini e le festività nazionali, le tariffe potrebbero subire un incremento.

Pagamenti: si accettano pagamenti con bonifico e Paypal

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Per prenotazioni superiori a 3 notti si richiede il versamento di una caparra (orientativamente pari al 30% del prezzo pattuito) che sarà dedotta dal pagamento del saldo concordato al momento dell’arrivo. Contattateci, saremo lieti di inviarVi la nostra migliore offerta.

Cancellazioni e penali: é possibile cancellare entro 15 giorni dalla data prevista di arrivo senza applicazione di penale.

Servizi aggiuntivi: saremo a Vostra completa disposizione per aiutarvi con prenotazioni a musei e ristoranti, gite turistiche e consigli per rendere il vostro soggiorno indimenticabile.

L

Condizioni per il letto aggiuntivo: tariffa aggiuntiva di € 20 per persona nelle stanze con disponibilità di letti aggiuntivi. Bambini 0 – 4 anni non pagano, con richiesta anticipata di lettino/culla nella stanza. Bambini dai 4 – 12 anni pagano tariffa ridotta di € 10 (per notte).

Check-in: dalle ore 14:00 alle ore 19:00

In caso di arrivo previsto dopo le ore 19.00 si prega di comunicarlo al momento della prenotazione.

Check-out: entro le ore 11:00

E' vietato fumare

Non sono ammessi animali

Le prenotazioni sono effettuabili tramite:
Mail: ripamaris@gmail.com
Cell: (+39) 340.9181428

Contatti

Come arrivare a Genova
In auto: uscita al casello di GENOVA OVEST

Parcheggi:

  • Autopark Piccapietra – Piazza Piccapietra 58 (16121 Genova); parcheggio a pagamento coperto; 24h; Tel. 010 564244
  • Marina Porto Antico – Molo Ponte Morosini (16129 Genova); parcheggio a pagamento coperto; 24h.
  • Parcheggio dell’Acquario – Ponte degli Spinola (16128 Genova); parcheggio a pagamento coperto; 24h. Tel 010 2345284

In treno: stazione di Genova – Principe

In aereo: aeroporto internazionale di Genova Sestri “Cristoforo Colombo”, a 6 km dal centro città.

Collegamenti marittimi: il porto di Genova è fra i più importanti d’Europa ed il punto di riferimento in Italia per la partenza di navi da crociera.

Marine e porti turistici:

  • The marina of the Exhibition centre (305 berths);
  • The marina Duca degli Abruzzi, home of the Yacht Club Italiano (350 berths);
  • The marina Molo Vecchio, in the old harbor (160 berths for yachts up to 150 metres);
  • The marina Porto antico (280 berths up to 60 metres);
  • The marina Genova Aeroporto (500 berths, with new facilities for superyachts);
  • The marina of Pra’, in the area of the old Pra’ beach (1000 berths).

Vico del Fieno 9/7, Genova

(+39) 340.9181428

(+39) 340.9181428

Ripa Maris

Velieri